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Ad ognuno il suo Ruolo In evidenza

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Ogni ruolo è fondamentale per ottenere risultati

Qualche giorno fa ho scritto su FaceBook questa frase:

"Se scegli di progettare una diga, studi per diventare Ingegnere, se desideri costruire una diga scegli di fare il muratore. ingegneri senza muratori e muratori senza ingegneri non fanno nulla."

Ma quale messaggio contiene la frase ?. (a parte il fatto che sono un ingegnere ma mi piace anche dilettarmi nel fai-da-te, senza costruire, ovviamente, dighe)

 

Che un risultato impeccabile lo si ottiene grazie alla collaborazione di più figure, e che ogni figura in generale ha un compito ben preciso, con metodi, aree di azione e responsabilità specifiche.

Sembra banale ma è invece un principio non sempre applicato, soprattutto nelle piccole e medie realtà. (la distinzione netta di incarici e responsabilità è vista come burocrazia e non come beneficio).

Ecco gli errori che spesso vengono compiuti e che penalizzano l'efficiacia e la redditività delle organizzazioni, nonchè la qualità e la serenità dell'ambiente di lavoro.

  • il manager, titolare, professionista pretende che i subalterni abbiano le sue stesse competenze e la sua capacità di gestire le eccezioni e le problematiche.
  • i subalterni, nel tentativo di dimostrare la loro capacità, cercano in buona fede di eseguire compiti o prendere decisioni non di loro competenza.
  • non vi sono procedure chiare per lo svolgimento dei compiti. Spesso il singolo deve trovare un modo personale per arrivare al risultato o risolvere un problema inatteso.
  • mancano figure di responsabilità intermedie, figure in grado di raccogliere le eccezioni e di identificare i metodi comuni di azione.
  • il lavoro "manuale" (che sia il muratore o l'impiegato che gestisce i dati) è mal valutato. Se non sei un muratore od un impiegato che prende iniziativa, vali poco. "Se chiedi ad un pesce di salire su un albero, sarà un incapace, se gli chiedi di nuotare sarà imbattibile"

Ed è proprio l'ultimo punto forse l'aspetto più pericoloso.... Vogliamo esagerare ?.

Pensate ad un manutentore di aerei che trova un filo elettrico rotto e decide di fare una bella giunta con il nastro isolante (a casa sua funziona), perchè il suo compito è fare manutenzione.

O ad un impiegato che trova una norma od una legge da applicare ad un caso particolare e decide che è quella adatta.

O ad un operaio che, visto che il tornio è rotto, decide di fare il pezzo a mano con la lima.

Stanno lavorando bene o male ? La risposta è MALE.

Male perchè il loro encomiabile desiderio di risolvere a tutti i costi ed in buona fede, potrebbe determinare un danno devastante.

Ma allora come poter controllare questa criticità ?. E' impossibile. No, è anzi molto semplice.
 

  • definire procedure scritte e chiare su come lavorare nella quotidianità, specificando incarichi e limiti di azione
  • definire le persone cui fare riferimento in caso di eccezionalità, spiegando per ogni ruolo il limite invalicabile delle proprie competenze nell'organizzazione. (se lo sai fare, ma non è compiuto tuo, ahimè, non lo devi fare)
  • verificare periodicamente l'accuratezza delle procedure ed eventualmente correggerle
  • rispettare i compiti dei singoli, perchè più si resta nel proprio incarico, meglio va l'organizzazione
  • valutare il cambio di incarichi qualora vi siano interesse e predisposizione ad un ruolo più di responsabilità oppure ad un ruolo più operativo e meno decisionale.

Visto che spesso vi è una stretta correlazione tra stipendio e inquadramento contrattuale verso compiti e responsabilità, magari definendo con chiarezza i ruoli, i limiti necessari, probabilmente il lavoro è più gratificante, quindi più preciso ed affidabile.

unicuique suum, a ciascuno il suo.

Ecco gli esempi vissuti

D: Come gestite le mail ? - R: Ci pensa lei perchè nel curriculum c'era scritto che sa usare le mail

D: Dove trovo i documenti ? - R: Lo sa il mio collega che oggi è assente

D: Come ti trovi con il personale ? - R: insomma, preferirei prendessero più iniziativa. In fondo sono cose facili (per te che le fai da una vita, magari)

a voi la ricerca di altri esempi.

 

Foto: Gian Maria Volontè ed Irene Papas - A Ciascuno il Suo - 1967

 

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