Quante volte avete sentito questa frase ? Io parecchie, soprattutto da miei coetanei, ottimi professionisti, ottimi lavoratori in genere, ottime persone.
Ci mancherebbe, mica è un obbligo, ma almeno non sei curioso ? Non hai capito che il Social è parte del nostro mondo, della nostra quotidianità, ma anche della nostra economia e del nostro lavoro.
Oggi parliamo degli strumenti di gestione dell'informazione.
La parola "informatica" sarebbe restrittiva, perchè viene voglia di riferirla al dispositivo ed al software. Di un dispositivo con un software non ce ne facciamo nulla, soprattutto non creiamo valore aggiunto, quella roba che ci permette di raggiungere l'oggetto sociale, si, insomma di guadagnare. Il valore aggiunto lo creiamo quando il sistema completo di gestione dell'informazione è funzionante e virtuoso. Costi che danno efficacia e non sprechi che permettono di stare a galla.
Che meravigliosa occasione la scadenza del GDPR per convincere gli "inconvincibili" ad aprire gli armadi e a fare il conteggio degli scheletri.
Quello che ho sempre cercato di proporre a tutti i clienti, siano piccoli, grandi, siano di vecchia data o appena conosciuti, siano gialli rossi o blu, e' di fare una dettagliata analisi della propria situazione informatica per acquisire la consapevolezza sugli strumenti, sulle persone, sui rischi. Ah il rischio ! puah, figurati se capita a me.
Eccoci bombardati da pubblicità sulla connessione internet fibra fino a 1 Gbit.
Cerchiamo di fare un poco di chiarezza, tanto per essere consapevoli delle nostre scelte.
Innanzitutto gli acronimi, senza i quali il mondo dell'informatica non può vivere.
FTTH, FFTS, FFTC, LBR (banda minima garantita, questa sconosciuta).
Vi sono fondamentalmente due tecnologie di connessione che vengono associate al concetto di fibra.
Le connessioni che portano un cavo ottico, quindi una fibra, direttamente in casa, e le connessioni che collegano una cabina pubblica cablata in fibra alla casa attraverso il "mitico" doppino telefonico.
Ecco la mia ultima esperienza, entrando in una realtà che ha pagato fior di Euro il proprio sistema informatico.
Si, non c'è che dire, a prima vista sembra un dominio correttamente configurato. A prima vista.
Ma allora perchè chiamarmi, e come è possibile vi siano problemi così irrisolvibili ?
Forse perchè vi hanno dato i parametri sbagliati per connettervi ad una casella POP3S ?
Forse perchè la smartcard ogni tanto non funziona ?
Forse perchè l'home banking ogni tanto non funziona ?
Ho deciso. sul sito internet scriverò "Hardware, Software, Networking".
La parola Networking non può mancare nello slogan di una qualsiasi attività di informatica.
In fondo basta saper configurare i parametri IP di una postazione, una subnet, un gateway, un DNS e il networking è presto fatto. Il perchè di quei valori non serve saperlo, sono sempre quelli.
Quando tutto funziona, ovviamente.
So facendo una consulenza per una azienda che ha visto nel mondo del Refurbished (reintroduzione nel mercato di apparati usati) una nuova ed interessante tendenza.
Ma veramente l'acquisto dell'usato è una scelta giusta ?
La risposta è SI, ma solo a certe condizioni.
Quanti clienti che si "indispettiscono" perchè non hanno i diritti amministrativi per installare "in autonomia" gli aggiornamenti dei software e dei plugin.
Ecco sei il solito ricattatore che mi costringe a pagare un tecnico per una cosa così semplice.
Eh sì, sono proprio cattivo, ma veniamo al punto: non ti fornisco i diritti amministrativi e ti proibisco di installare Java e Flash Player ! Lo faccio io, punto e basta.
Ecco che trovo un post divertente ma anche un poco inquietante da parte di una categoria professionale (di più non dico, ma sicuramente non proprio tecnico-informatica). Il concetto ? Io costo 10 ma se mi dici che hai letto su Google come fare allora costo 20, ma se tuo cugino lo fa meglio io costo 30 e così via.
Ecco una frase del testo di una spettacolare canzone milanese eseguita dai Gufi in modo maestoso.
E che c'entra con l'informatica, la comunicazione e l'organizzazione ?
Giusto settimana scorsa sono andato dal mio amico gommista per sostituire le gomme estive con le gomme invernali, in fondo siamo in Lombardia ed ogni tanto nevica. Ma soprattutto E' OBBLIGATORIO.
La realizzabilità delle chiacchere.
Dobbiamo per forza cambiare, ma quanto è semplice cambiare ?
Torno da un interessante esperienza congressuale in Sardegna, dove era impossibile non godere della location e della bellezza paesaggistica (costume in valigia indispensabile) ma dove altresì si affrontano temi riguardanti il futuro della professione tecnica di Ingegnere. No ! della professione di Ingegnere, senza la parola tecnica, perchè la trasformazione è in atto.
Ho partecipato ad alcuni workshop durante il Congresso di Roma, e devo dire che la scelta degli argomenti merita una riflessione generale su quanto l’ambito comunicativo stia diventando strategico anche per la libera professione. Quindi, come dico da ingegnere del terzo settore, non si è parlato di cemento armato ma di argomenti molto meno “ingegneristici” e, a mio parere, di una importanza assoluta per l’obiettivo “io offro qualità” che tutti noi cerchiamo di raggiungere.
Bravo, bravissimo! Bravo!
Fortunatissimo per verità! Bravo!
Fortunatissimo per verità, fortunatissimo per verità!
Pronto a far tutto,
la notte e il giorno
sempre d'intorno in giro sta.
E bravo Rossini, sei riuscito a trasmettere l'ansia tipica del modo di lavorare odierno. Provate a cantare la cavatina lentamente, non ci si riesce !
Ho cercato una fiaba che potesse aiutarmi nel comprendere le realtà che vivo quotidianamente e di conseguenza i comportamenti che vorrei fossero applicati per la loro gestione ottimale;
c'è poco da fare, la realtà è lotta tra bene e male e quindi chi meglio di Tolkien può rappresentarlo ?
Eccoci a fare qualche riflessione su come scegliere, quindi su come adottare un cambiamento volontario.
Ma non solo. Siamo in un mondo molto, forse troppo dinamico e quotidianamente dobbiamo fare scelte, determinate da una necessità oggettiva oppure da una idea o prospettiva.
Ogni cambiamento è inevitabilmente costoso perchè richiede di adottare nuovi strumenti e soprattutto di dedicarvi del tempo. Quindi meglio non cambiare per non affrontare un costo ?
Qualche giorno fa ho scritto su FaceBook questa frase:
"Se scegli di progettare una diga, studi per diventare Ingegnere, se desideri costruire una diga scegli di fare il muratore. ingegneri senza muratori e muratori senza ingegneri non fanno nulla."
Ma quale messaggio contiene la frase ?. (a parte il fatto che sono un ingegnere ma mi piace anche dilettarmi nel fai-da-te, senza costruire, ovviamente, dighe)
Certo che se rimanevo in ufficio..
Riflessioni sull'evento "Web 2.0, Social, Web Reputation" dell'11 Novembre 2016, Ordine degli Ingegneri di Lecco
Si, poteva essere un pomeriggio sprecato e non dedicato a stare in ufficio a risolvere problemi ed urgenze che ormai sono la quotidianità per molti di noi.
Ma non la hanno pensata così le sessanta persone presenti nella sede degli Ingegneri di Lecco né le 30 persone collegate in streaming dal proprio ufficio o dalla sede dei colleghi di Como.
Come sapete i professionisti sono obbligati a frequentare corsi formativi che riconoscano un punteggio, e sono obbligati ad ottenere un numero di punti importante ogni anno.
Sono tenuti ad avere una assicurazione che garantisca il loro committente.
Hanno principi deontologici e possono subire provvedimenti disciplinari.
Ma queste sono scocciature o opportunità ?.
Quanto si parla di GDPR ? Ecco cosa ne penso.
il GDPR (General Data Protection Regulation) è un regolamento UE del 2016 ed entra definitivamente in vigore (il regolamento non si può prorogare) il giorno successivo al mormorio del Piave, il 25 maggio 2018.
Innanzi tutto si deve sapere che:
Si, ho sentito questa frase: "Se poi la cosa che mi ha venduto non funziona, non lo pago o gli faccio causa, così ho risolto".
Quindi il principio di scelta di un intervento nella propria organizzazione è basato sul concetto tribale della ricerca del prezzo più basso, garantito dal fatto che ho in mano il ricatto economico e quindi, se non sei capace, mi vendico.
Sto facendo affiancamento per diventare referente tecnico di una azienda.
Non sarò solo, per fortuna, ma dovrò prendere decisioni anche in autonomia.
E durante l'affiancamento ho usato frasi di questo tipo:
Ma mai, dico mai ho detto "E' inutile".
Ebbene si,
mi trovo ad aiutare clienti che desiderano cambiare software, o meglio che mi chiedono: Tu cosa ne pensi di quel programma ?
Il primo tentativo di umiliarli è di riferire che "un programma richiede un processo di Software Selection, una roba che costa ma è forse la miglior spesa che si possa fare".
Esatto. Siamo una categoria con la quale è impossibile vivere. Possiamo spiegarvi come apire la moka del caffè usando le mani come leva vantaggiosa, oppure spiegarvi il motivo per il quale alcuni cocktail devono essere mescolati ed altri preparati con lo shaker.
Agitato, non mescolato. Questione di energia latente di fusione.
Ma cosa farsene di un ingegnere oltre a capire i misteri del caffè e del vodka-martini ?
Durante l'ultimo evento formativo sul cabling organizzato da DATWYLER, ho avuto l'ennesima conferma sull'importanza dell'analisi e del progetto prima di eseguire un lavoro.
Se sto predisponendo una infrastruttura che ha una rilevanza economica importante ed un tempo di vita nel medio periodo, devo stare attento. Non sarà così facile intervenire e modificare. Cerchiamo di dimensionarla bene.
Il tempo di vita, ecco la chiave di valutazione. Se sostengo un costo che deve essere un investimento, come rapportare il costo stesso al tempo di vita medio ?
Ad un noioso incontro tecnico ho conosciuto Simone, imprenditore toscano e grande comunicatore. Diciamo che ci siamo trovati in sintonia ed è nata sia una collaborazione professionale che un sincero rapporto di amicizia.
Ecco che Simone, sempre attivo per promuovere la sua azienda con grande capacità, un bel giorno scrive un libro. E lavorando nel campo della comunicazione, guarda un po’, parla di come l’uomo ha sempre avuto il desiderio di comunicare, sempre più in fretta e sempre più lontano.
“Dai segnali di fumo ai Social” ecco il titolo di un libretto sottile sottile che si legge in un giorno ma che mi ha aiutato a riflettere e forse a capire meglio quanto stia accadendo nella nostra vita quotidiana.
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